Se ti sei mai chiesto se c’è qualche differenza fra la guida di una e-bike e quella di una bici normale, sei nel posto giusto.
La risposta è ovviamente sì, fermo restando che la meccanica di pedalata e la posizione alla guida possono sembrare simili, ma sono fortemente influenzate prima di tutto dal peso (portare in giro una bici da oltre 20 kg non è la stessa cosa di portarne una di 10 kg in meno) e dalla pedalata assistita.
Guidare una e-bike non è così scontato come sembra, ma se con una bicicletta ti puoi divertire già parecchio, con un’e-bike scoprirai nuove frontiere dell’adrenalina e del divertimento.
Cosa cambia rispetto a una bici normale
Come detto in precedenza, la differenza più macroscopica è data dai pesi in gioco: con una e-bike dovrai guidare un “giocattolino” di oltre 20 kg, questo vuol dire una minor maneggevolezza in caso di traiettorie sbagliate e un fardello più pesante da gestire una volta che si mettono i piedi a terra.
Se è la prima volta che sali su una e-bike, dovrai fare particolare attenzione alle accelerazioni: quasi tutte le e-bike hanno diversi livelli di pedalata assistita: che vanno dall’off al turbo, con varie fasi intermedie che ti permettono di affrontare diversi tipi di percorso.
Ciò che fa la differenza, nei vari livelli di assistenza, sono la pendenza e la tipologia di terreno che stai affrontando, oltre alla distanza che ti troverai a percorrere per questioni di autonomia.
Altro aspetto che può sembrare scontato, ma non è da sottovalutare, è la questione velocità.
Anche per i ciclisti più esperti, le velocità raggiunte da una e-bike non possono essere raggiunte molto facilmente da una bici normale (a eccezione che per i tratti in discesa), inoltre le stesse, anche se raggiungibili non sono mantenute per tratti molto lunghi e senza troppi sforzi, come invece permette una e-bike.
Inoltre, anche con un basso livello di assistenza, in un terreno pianeggiante si possono raggiungere velocità elevate in poco tempo; questo significa che la concentrazione alla guida deve essere sempre massima.
Posizione alla guida
Per le e-bike, soprattutto se mountain bike elettriche, la posizione ideale alla guida vede il baricentro basso in modo da sfruttare al meglio la gravità, questo viene tradotto con una sella regolata più in basso rispetto alla solita posizione a cui sei abituato in bici.
Per quanto riguarda la pedalata, la posizione migliore è con entrambi i pedali paralleli con il nostro piede “forte in avanti” (per scoprire qual è ecco un piccolo trucco: mettiti in piedi con i piedi vicini e fatti dare una piccola spinta in avanti da un amico, il piede che porterai avanti naturalmente per tenerti in equilibrio è il tuo piede “forte”).
Le prime pedalate
Per le prime pedalate è consigliabile partire con l’assistenza in off, in modo da prendere confidenza con la distribuzione dei pesi della e bike, solo in seguito possiamo inserire un’assistenza leggera per poi andare a scalare pian piano.
Partire con un’assistenza importante come high o turbo, può far slittare eccessivamente le ruote in partenza con il rischio di caduta per i più inesperti.
Fondamentale risulta anche saper regolare nel modo migliore la frequenza di pedalata: impostare un rapporto leggero, soprattutto nei tratti in salita, permette di sfruttare al meglio il motore elettrico della tua e-bike.
Per quanto riguarda i rapporti, è importante ricordare che è sconsigliato cambiarli quando le e-bike si trova particolarmente sotto sforzo.
Come gestire i livelli di assistenza
Una delle maggiori preoccupazioni per i neofiti della e-bike è come gestire i vari livelli di assistenza di una e-bike.
Solitamente nelle e-bike ci sono dai 3 ai 5 livelli di assistenza e vanno dall’off all’high o turbo (i noi possono cambiare a seconda della casa produttrice).
Come detto nel paragrafo precedente, il primo livello di assistenza è in grado di fornire senza problemi una buona velocità in piano, ed è consigliato per la partenza o per tratti non troppo impegnativi.
Per i tratti in salita, si può iniziare a chiedere un aiuto sempre più importante alla nostra e-bike, andando a scalare i livelli di assistenza più alti, ricordando appunto la pendenza in cui andremo a utilizzarli (i livelli turbo e high sono davvero molto potenti e possono dare strappi in grado di cogliere di sorpresa anche i più esperti).
In generale, la regolazione dei livelli di assistenza dipende da: pendenza, aderenza del terreno, fatica del ciclista e, in ultima, stato della batteria.
Fra i vari fattori da tenere in considerazione, infatti, c’è l’autonomia: livelli più alti di assistenza andranno inevitabilmente a consumare di più la batteria, livelli più bassi saranno al contrario più parsimoniosi coi consumi.
Quando finisci il tuo giro
Una e-bike, montando un motore elettrico, non richiede una particolare manutenzione una volta riposta in garage.
Le parti meccaniche sono assimilabili a quelle di una normale bicicletta, a eccezione del fatto che saranno inevitabilmente più sollecitate a causa delle velocità maggiori e di una differente distribuzione dei pesi.
Oltre all’ordinario controllo della pressione degli pneumatici, dei raggi, dei freni e del cambio, bisogna assicurarsi che il motore elettrica sia sempre asciutto. Un’ulteriore accortezza può essere quella di mantenerlo lubrificato con un semplice spray a secco, in modo da evitare che eventuali detriti si depositino sulla sua superficie.
In ultima, è importante ricordarsi di caricare sempre la e-bike dopo ogni uscita per essere pronti per ripartire subito alla grande!
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